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Tribit FlyBuds – auricolari bluetooth 5.0 ipx5

I Tribit FlyBuds sono auricolari bluetooth che tentano di competere contro tanta paccottiglia a basso costo, ma anche contro quella ad alto costo, una su tutte gli Airpods di Apple.

Appurata la forma particolare degli Airpods stessi e quanto vadano di moda, ciò che mi preme osservare è la qualità sonora. In tutta onestà, mentre sono convinto dell’utilità dei medesimi, della qualità delle chiamate, non sono convinto neppure lontanamente della loro qualità dell’abbattimento acustico (ANC) e della riproduzione musicale.

So bene di imbarcarmi in una sorta di diatriba, ma qui c’è poco da fare. Chi compra questa tipologia di prodotto lo fa per diversi motivi. Se si acquista per moda, si stia sugli Airpods o Airpods Pro. Chi necessita della miglior qualità audio e della miglior insonorizzazione possibile, vada sulle Sony WF-1000X m3.

Nel mezzo, in una fascia di prezzo decisamente più bassa, spiccano – mi ripeterò – su tutta la paccottiglia, i Tribit FlyBuds.


Perchè i Tribit FlyBuds?

Se avessi voluto spendere tra i 200 ed i 300 euro, sicuramente avrei alle orecchie i Sony di cui sopra.

Provenendo dall’ottima esperienza con le Tribit Xfree Tune, ed avendo testato una marea di prodotti di altri brand entro i 50€ senza mai rimanere contento della sezione audio, mi son deciso a prendere i Tribit FlyBuds.

Mettersi nell’ordine di idee che si parla di un prodotto da circa 50€. Qualunque cosa si trovi scritto oltre, è direttamente proporzionale all’esborso monetario affrontato. Pur tuttavia il livello qualitativo acustico rimane al di sopra dei prodotti Apple venduti a 200 – 290 circa.


Qualità audio

Chiarezza e nitidezza prima di tutto

La timbrica delle Tribit FlyBuds riflette l’equalizzazione che il produttore ha adottato per le sorelle Xfree Tune: hanno un’ottima chiarezza e nitidezza sonora, con bassi vagamente pronunciati, ma comunque ben definiti, e un suono quasi naturale e flat. In considerazione del fatto che si tratta di auricolari Bluetooth e non cablati, assenza di rumore di sottofondo, se non inviato dalla sorgente.

Dopo ormai mesi che uso gli auricolari per 5 o 6 ore consecutive, posso affermare che l’ascolto non affatichi. Primo punto a loro vantaggio.

Tutti i concorrenti sino ai 100€ di budget risultano affaticanti dal punto di vista dell’ascolto, per colpa quasi sempre di un suono completamente sbilanciato: confusione nel disegnare la scena, bassi troppo pronunciati, medi inesistenti ed alti (che spesso distorcono sui low budget) sommersi dai bassi stessi.

Mi ripeto, i Tribit FlyBuds suonano ben al di sopra della loro fascia di prezzo: competono con avversari da tre/quattro volte il loro prezzo per qualità audio.

La resa sonora è decisamente superiore rispetto a tutti gli auricolari Bluedio, Avantec, MPOW, Cowin e via dicendo che troverete su Amazon.

Qualità audio

Per qualità audio, di cui tanto ho scritto sino ad ora, intendo il livello di fedeltà con cui viene riprodotto l’audio rispetto a come la traccia musicale era stata registrata in studio.

I FlyBuds eccellono praticamente in tutto, anche se la rappresentazione 3D non è particolarmente efficace (come un pò tutti gli auricolari in ear).

Il suono resta comunque nitido, limpido, ben posizionato, avvolgente, ben spaziato in larghezza. Le voci maschili sempre ben distinguibili dai medio bassi. Le voci femminili, il cruccio di tanti auricolari, risplendono chiarissime. In conclusione la scena è disegnata correttamente, mai in modo confuso, ma solamente leggermente appiattita rispetto alla tridimensionalità.


Comodità e Bundle

Bundle

Primo impatto: package scarno, un cortissimo cavetto usb in dotazione (type C, era ora!), gommini di ricambio di taglie diverse, e la custodia relativamente piccola con gli auricolari incorporati.

 

tribit flybuds box tribit flybuds bundle

 

Comodità

Gli auricolari sono molto comodi da indossare, con un sistema di inserimento in orecchio che definirei “a vite”: inserisci e giri in senso orario sinché non calza perfettamente. La dotazione di gommini dovrebbe garantire il massimo comfort.

Questo tipo di innesto permette di usare gli auricolari anche per fare jogging senza il rischio di perderli, come pure di usare un solo auricolare mentre, ad esempio, si guida la propria vettura.

Comandi

Bisogna sicuramente far la mano ai punti da toccare per eseguire i comandi.

In merito a questi, abbiamo:

  • Play/pausa Musica – premere 2 volte sull’auricolare destro o sinistro
  • Traccia successiva – premere 3 volte sull’auricolare destro
  • Traccia precedente – premere 3 volte sull’auricolare sinistro
  • Cast dell’Assistente – tenere premuto su uno dei due auricolari per 2 secondi, sinchè non si sente un bip (a quel punto rilasciare)
  • Rispondere/Chiudere chiamata – toccare 2 volte su un auricolare
  • Rifiutare una chiamata – tenere premuto un auricolare per 3 secondi

Purtroppo l’estrema precisione nel dover toccare un punto specifico dell’auricolare, rende l’uso di questi comandi poco user-friendly. Quantomeno all’inizio.

Batteria, Connettività e piccoli dettagli

La durata della batteria è a dir poco strepitosa considerando le dimensioni del prodotto. La custodia permette una ricarica transitoria mentre si è ancora in giro.

Gli auricolari possiedono la cancellazione del rumore attiva, ma il produttore non specifica quale. L’insonorizzazione passiva è davvero buona: mentre si ascolta musica è veramente difficile che si possa sentire chiunque parli a 10 cm di distanza o rumori ambientali. In aereo non sentirete niente e nessuno.

Da tenere da conto in caso di passeggiate o jogging: mentre ascolterete musica non sarete in grado di avvertire eventuali pericoli.

La connettività è offerta dal protocollo Bluetooth 5.0: associare le cuffie a notebook (personalmente sotto linux) o smartphone è davvero indolore. Si abbinano subito e ad ogni accensione ricordano l’ultimo dispositivo collegato, tentando il pairing immediatamente con esso. E’ possibile utilizzare entrambi gli auricolari o uno solo, estraendo indifferentemente il destro o il sinistro dalla custodia.

Il ricevitore BT integrato non ha difficoltà a gestire i fatidici 10 metri di distanza, ma con muri di mezzo la distanza si riduce drasticamente. Sicuramente se si indossano gli auricolari per fare sport, non si avrà alcun problema.

La versione 5.0 di Bluetooth garantisce anche bassissimi consumi da parte degli auricolari.

Il box portatile garantisce circa 30h extra di musica e si occupa di ricaricare gli auricolari quando al suo interno. Dispone di tre spie, una che identifica lo stato di carica del box stesso e le altre due che indicano la carica del singolo auricolare.

Sono rimasto piacevolmente stupito dalla qualità del microfono integrato. In caso di uso in chiamata telefonica, si rimarrà soddisfatti anche in quei casi in cui si sta praticando sport o si indosserà magari una cuffia invernale a coprire le orecchie.

tribit flybuds comfort

Attenzione, appena fuori scatola è possibile che si abbiano alcuni problemi di allineamento BT e asincronia tra i due auricolari. Inoltre, problemi di connettività verso i pc con Windows 10 ed i pc in generale. Questo a causa del primo firmware con cui sono stati immessi nel mercato.

Per risolvere, aggiornare al firmware v0.31 presente sul sito del produttore. Scriverò in merito un articolo a parte dato che la procedura non è intuitiva.

 


Giudizio finale

I Tribit FlyBuds mi hanno entusiasmato e sono al momento gli auricolari che uso quotidianamente.

Schematicamente
  • DESIGN: 9
  • FUNZIONI: 5 (la sezione touch deve essere migliorata)
  • QUALITA’ SONORA: 9 (ascolto musica e conversazione telefonica)
  • VALORE RISPETTO AL PREZZO: 10

PRO: dal punto di vista del puro ascolto musicale le Tribit FlyBuds suonano mostruosamente bene con qualunque genere musicale. Ottima insonorizzazione, al limite del pericoloso. La batteria dura 6h (più altre 30 tramite ricarica dal case).

CONTRO: i controlli via touch devono essere impartiti con troppa precisione.

Sommariamente: Mi hanno entusiasmato. Acquisto impareggiabile. Considerando il prezzo davvero irrisorio e cosa, dal punto di vista della resa musicale, si vada a comprare con circa 50€ in genere, i Tribit FlyBuds sono imbattibili e “da avere”.

E’ possibile acquistare gli auricolari sulle piattaforme Amazon, compresa quella italiana. L’acquisto tramite questo link supporta il blog: acquista Tribit FlyBuds


La playlist di test

Elenco di seguito un fiume di tracce scelte ad hoc per mettere sotto torchio qualche particolare aspetto dell’ascolto. Da notare che includo alcuni link, dove possibile, per recuperare la traccia in sè, ma consiglio di ascoltare le versioni lossless:

  • L’album Mosaik di Camo & Krooked,
  • Take Me With You di The Glitch Mob,
  • Call me Chuck di Hybris
  • Electronic Dream di Araabmuzik (difficilissima da riprodurre per tante cuffie, poichè soprattutto gli hats tenderanno a scoppiare o gracchiare)
  • My Eyes di Nero
  • Back to the Future (Part I) di D’Angelo
  • The Hours e FolsomPrisonBlues di Monophona (ma un pò tutto quell’album!)
  • Lost Where I Belong‘ di Andreya Triana (Banks Remix)
  • The Keeper (Banks Remix) feat Andreya Triana di Bonobo
  • Time da Clarity di Phaeleh,
  • Walk di Ludovico Einaudi (remix di Phaeleh)
  • Ongoing Things di 20syl
  • Ken Tavr di Ishome
  • Talk About Us di Dilemn
  • Great Days di Jordyn Edmonds
  • Life in Here di Trifonic
  • More better di Alltta
  • Adore di i:cube
  • The Next Episode di Dr DRE
  • Wu Tang FOREVER di Logic (la base è ricostruita da Logic stesso e non campionata, e si sente tutta)
  • When The Gun Draws di Pharoahe Monch
  • Drunk in love di Byoncè
  • Say Something di A Great Big World e Christina Aguilera
  • 1990 NOW di Redman
  • Living Legend di Dj Kay Slay (l’ingresso di Queen Latifah è micidiale)
  • Pluvius Aestivus di Pain of Salvation
  • Full Throttle Tribe di Pain of Salvation
  • Schematics di Damascus (qua ci sono molti cambi di passo, ed anche nelle parti più concitate gli auricolari definiscono bene tutti i suoni senza mai “pasticciare”)
  • Ko Ki di Plini
  • New Breed dei Pomegranate Tiger
  • Fall into the Light dei Dream Theater
  • One Last Time ancora dei Dream Theater
  • These Walls sempre dei Dream Theater
  • Comfortably numb dei Pink Floyd
  • Time (la remastered del 2011) dei Pink Floyd
  • Pneuma dei Tool
  • Smells like Teen Spirit dei Nirvana
  • Abandoned dei Kamelot
  • Knights of Cydonia dei Muse
  • Machinehead di Bush
  • Umbra di Brass Against
  • Johnny Cash di Lenny Kravitz
  • Eva dei Nightwish
  • Inertiatic di The Mars Volta

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